Il traforo è una delle tecniche più antiche, una delle prime forme di lavorazione delle lamine che ha dato vita, nei secoli e nell’evoluzione della tecnica, ad alcuni capi saldi dell’oreficeria. Il traforo della scuola fiorentina è uno di questi stili, ma ne esistono molti altri basati sullo stesso principio adattato a geometrie, disegni floreali o qualsiasi decoro guidi la mano dell’artista.

Il traforo si ottiene sempre da lamine di metallo e viene eseguito con appositi seghetti ad arco. La lama seghettata deve essere smontata, fatta passare attraverso dei fori guida e messa nuovamente in tiro. L’artigiano opera seguendo il disegno e ripete la procedura per ogni area da rimuovere fino al completamento dell’opera di base.

Le lamine traforate possono subire innumerevoli lavorazioni aggiuntive, come lo sbalzo e il lavoro di cesello o l’incassatura di pietre e l’aggiunta di ulteriori dettagli per saldatura. In questo modo si riesce a dar vita a pezzi unici estremamente suggestivi. In questi esempi alcune delle nostre creazioni più belle e rappresentative.

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